Come creare titoli ad effetto per i tuoi blog post

Creare titoli ad effetto per i blog post

Se c’è una parte complicata nello scrivere un blog post, è sicuramente quella in cui si deve tirar fuori l’artiglieria pesante per scrivere un titolo che sia efficace, ma anche brillante, creativo, interessante e d’impatto.

Sembra di dover fare i miracoli, vero? Eppure no, non è necessario ricorrere ai santi: basta conoscere qualche regola di base e seguire buoni consigli. (Be’, certo, serve anche un po’ di talento, è chiaro).

Pensando che raggiungere risultati simili sia una mission impossibile, spesso, si finisce con l’accontentarsi di un titolo banale o con il trascurare alcuni aspetti del SEO copywriting che restano comunque sempre molto importanti.

Ma diciamocelo, accontentarsi non fa per noi. Ecco, allora, come creare titoli ad effetto per i tuoi blog post!

Un titolo dalle mille (più una) qualità

Ok, prima di partire con i migliori consigli per creare titoli ad effettoheadline efficaci, chiariamo subito quali devono essere le caratteristiche di un titolo che funziona davvero.

Lo so bene, dopo aver trascorso diverse ore a scrivere un articolo, allampanati, con le dita doloranti e gli occhi che si chiudono da soli per la troppa stanchezza non è affatto semplice fare un respiro profondo e mettersi a scrivere quei 60 caratteri. Sarebbe meglio scegliere un titolo banale, chiudere tutto e andare a letto.

E invece no!

Vale la pena di resistere ancora un po’ per quei 60 caratteri capaci di rivelare la vera essenza del testo, che svelino quanto basta – ma non troppo – e che aiutino l’articolo a fare breccia nei cuori dei lettori e anche tra le pagine di Google.

Ci vuole pazienza, ma è importante non sottovalutare questo aspetto, perché ti aiuterà fare la differenza in quella giungla di blog post tutti uguali. 

Ora che ti ho quasi convinto, vediamo come dovrebbe e non dovrebbe essere un titolo. 

 

Come non dovrebbe essere un titolo

A proposito di giungla e banalità, il tuo titolo non dovrà mai essere:

  • descrittivo: le descrizioni lasciamole ne Le 8 montagne di Paolo Cognetti;
  • standardizzato: facile, semplice, sicuro sì, ma trito e ritrito, e che probabilmente non spiccherà tra altri titoli tutti uguali nella stessa pagina;
  • fuorviante: immagina la faccia del lettore che entra per sapere come si prepara una ratatouille e si ritrova a leggere dei benefici della dieta mediterranea;
  • complicato: poco chiaro, pieno di tecnicismi, forestierismi e avverbi. Insomma, un utente perplesso è un utente perso in partenza;
  • lungo: non piace all’utente e non piace nemmeno a Google che lo lancerà via, nell’universo sconfinato;
  • piatto: è un po’ banale, è un po’ noioso, è un po’… che barba che… noia!
  • ambiguo: un po’ complicato, un po’ fuorviante, ma soprattutto poco chiaro: l’incertezza è sempre dannosa e spinge l’utente a fuggire via, via, via!

 

Come dovrebbe essere un titolo

Inutile dirlo, un titolo deve essere prima di tutto persuasivo. È una sfida difficile, ma è importante superarla affinché il lettore sia invogliato a cliccare e ad entrare all’interno dell’articolo per spulciarlo per bene.

Per fare tutto questo dovrai rendere il tuo titolo:

  • esplicativo: il lettore deve capire di cosa parlerai nel tuo articolo, per questo un buon titolo deve sempre chiarire cosa si andrà a sviscerare nel blog post;
  • diverso: il titolo di un blog post dovrebbe differenziarsi dalla massa per poter spiccare tra i mille altri titoli che trattano dello stesso argomento e, magari, offrire anche qualcosa in più;
  • chiaro: un buon titolo non lascia dubbi di alcun tipo; è importante essere trasparenti e usare le parole corrette;
  • semplice: rendere semplici i concetti e i testi è il dovere di ogni copywriter e di ogni web writer;
  • stimolante: stimola la curiosità degli utenti senza rivelare troppe informazioni. Potrà esserti utile utilizzare “come” e “perché”;
  • creativo: qui entra in gioco il tuo talento di copywriter ed è importante dare un tocco di personalità a un titolo, giocare con l’ironia e utilizzare parole che lo differenzino e lo facciano brillare in mezzo a tutti gli altri; 
  • audace: è la diretta conseguenza di un titolo diverso e creativo, perché si discosta dal solito e monotono approccio e si spinge oltre, osando e sperimentando tecniche diverse per catturare il lettore;
  • rassicurante: non è ambiguo, non è fuorviante e offre all’utente una fine alla sua estenuante ricerca. Il tuo articolo lo salverà da trucchi, inganni e promesse non mantenute: fai in modo che nel tuo titolo emerga questa importantissima caratteristica. 



Creare titoli ad effetto: un esempio pratico

Immagina che un utente stia navigando sul web alla ricerca di informazioni utili per risolvere un problema sulla linea telefonica, che va e viene e non gli permette di effettuare chiamate e di usufruire del servizio.

Si è già rivolto a un operatore del call center senza ottenere grandi risultati e ha anche effettuato qualche test per verificare che tutto sia a posto. Eppure nulla, sembra non esserci soluzione al suo problema.

È bene fare una premessa: l’utente non effettua quasi mai ricerche online se non ha un motivo ben preciso per farlo. Se effettua una ricerca significa che ha bisogno di risposte e sa di poterle trovare digitando sul motore di ricerca.

Percepire un bisogno, intercettarlo e trasformarlo in uno spunto per offrire una soluzione è compito di chi scrive e comunica attraverso la rete.

Come fare, allora, ad acchiappare il click di questo utente? Ovviamente, assodato che bisognerà scrivere un articolo che contenga una o più soluzioni per risolvere il suo problema, bisognerà puntare soprattutto su un titolo efficace. 

Si aprono tante, tantissime possibilità per creare un headline che lo attiri e catturi la sua attenzione. 

Per farlo, potrai offrire:

  • una soluzione al problema: Es. “Ecco come risolvere efficacemente un guasto telefonico”;
  • domanda e risposta: Es. “Vuoi risolvere un guasto telefonico? Ecco un metodo che funziona”;
  • l’ottenimento di un risultato: Es. “Ottieni un risarcimento per il guasto alla tua linea telefonica”;
  • un’informazione approfondita: Es. “10 step per risolvere un guasto alla linea telefonica”;
  • un segreto che gli altri non svelano: Es. “Scopri il segreto per ripristinare la tua linea telefonica”;
  • un consiglio spassionato: Es. “3 buoni consigli per risolvere il problema alla linea telefonica”;
  • un’esperienza personale: Es. “Guasto alla linea telefonica? Ecco come l’ho risolto”.

Creare titoli ad effetto

“Come”, “perché” e altre parole che funzionano nell’headline

Ci sono parole che funzionano più di altre nel marketing, è assodato. Quando si tratta di scrivere un titolo davvero efficace si può ricorrere a queste parole che, se utilizzate bene, possono acchiappare più di una Dionaea muscipula.

Come”. “Come scrivere un brief funzionale?”, “Come perdere peso in 30 giorni”, “Come vendere un prodotto con Facebook Ads”. Gli How to funzionano quasi sempre, perché rivelano fin da subito che non si tratta del solito redazionale, ma di una guida pratica o di un articolo che contiene un buon livello di informazione. Il “come” cattura subito l’attenzione del lettore che sta cercando una soluzione a un problema.

Perché”. Non si differenzia molto dal “come”, ma ha un altro grandissimo potere: stuzzica la curiosità del lettore. L’utente è curioso per natura, ha fame di conoscenza, ma soprattutto desidera sapere perché un articolo può essere più utile di un altro e quale più di un articolo con un headline che contiene questa parola può svelarglielo?

Tu”, “voi”. Mostrarsi distaccati e freddi non ripaga, soprattutto in termini di acquisizione, promozione e fidelizzazione. Utilizzare la seconda persona, singolare o plurale, fa in modo che si instauri fin da subito un legame e l’utente sa di potersi fidare, di trovare un interlocutore sincero e aperto, pronto a offrirgli buoni consigli.

Efficace”. La parola “efficace” è efficace, punto. È una parola che infonde sicurezza nel lettore e che cattura subito la sua attenzione perché ciò che più gli interessa è non perdere tempo a leggere qualcosa che può offrirgli soluzioni utili e proficue.

Pratico”. Gli utenti vanno di fretta e preferiscono sempre più avere non a che fare con la troppa teoria e con testi lunghi e barbosi. Sarà per questo che la parola “pratico” (declinata in genere e numero) come in “guida pratica”, “esercizi pratici”, “soluzioni pratiche”, funziona sempre nei titoli di un blog post.

Guadagnare”. Che si parli di soldi o di tempo, questa parola funziona tantissimo nelle headline. Evoca qualcosa di piacevole e interessante, un cambiamento positivo, un profitto in termini personali o professionali.

 



 

Creare titoli ad effetto: consigli da mettere in pratica

Ci sono tantissime dritte da seguire per poter creare titoli ad effetto e rendere le proprie headline potenti e accattivanti. Ecco alcuni consigli che potrebbero aiutarti a rendere un titolo più efficace:

Utilizza i numeri.

Lo so, non è molto creativo ed è anche già un po’ visto in giro, ma ti assicuro che funziona sempre. Utilizzare i numeri nel titolo permette all’utente di schematizzare in modo semplice e razionale la soluzione al suo problema: quei numeri rappresentano 3, 4, 5 soluzioni reali e tangibili.

Funziona di più: “Errori da non commettere in un blog post” o “10 errori da non commettere in un blog post”?

Usa gli aggettivi.

La nostra lingua è così straordinariamente ricca di aggettivi, perché non utilizzarli? Gli aggettivi danno un valore aggiunto e conferiscono personalità al testo, rendendo il titolo più attraente e intrigante.

Funziona di più: “Come creare un headline per il tuo blog post” o “Come creare un headline efficace per il tuo blog post”?

Usa una call to action.

All’utente serve una spinta (non letteralmente): una parola che lo stimoli, lo sproni e lo convinca a cliccare per compiere un’azione, quella che noi vogliamo compia. Utilizzare una call to action nel titolo può essere davvero utile per convincere l’utente a leggere il nostro blog post.

Funziona di più: “Consigli utili per scrivere un redazionale” o “Scopri questi consigli utili per scrivere un redazionale”?

Esponi il problema e fa’ una promessa.

L’occhio del lettore cade sulle parole che più, in quel momento, gli stanno a cuore: ricorda che è fondamentale focalizzarsi sul suo bisogno e offrirgli una soluzione per ciò che sta cercando (a proposito, ti consiglio di leggere questo articolo). Prima di redigere il tuo articolo fai una ricerca delle parole chiave su un dato argomento e scopri cosa cercano nel dettaglio i tuoi utenti: scoprirai quali sono i loro bisogni più impellenti.

Per esempio, potresti fare un articolo sul bisogno di “dimagrire velocemente”, che sarà anche la parola chiave del tuo articolo. Bene, focalizzati su questo bisogno e offri una soluzione promettendo l’ottenimento di questo risultato: “Scopri come dimagrire velocemente in 4 step!”.

Non promettere ciò che non puoi mantenere.

Sembra banale sottolinearlo, ma non è raro (e neppure così difficile) che nei titoli si faccia questo errore. Il più delle volte è un errore determinato dalla fretta di scrivere un titolo per il proprio articolo; altre, invece, è dato dall’errata convinzione che il titolo si scriva prima di redigere l’articolo. Sbagliatissimo!

Da’ un tono e un’identità anche ai tuoi titoli.

Anche i titoli dei blog post hanno un’identità. Un brand, un’agency, un professionista si riconoscono anche dai titoli utilizzati all’interno del proprio blog, che ne devono esprimere comunque l’essenza e i valori e possiedono lo stesso tono di voce, che può essere elegante, creativo, leggero, serioso o divertente.



Creare titoli ad effetto: non dimenticarti della SEO!

Ora che sai come deve essere e come non deve essere un titolo di un blog post, quali sono le parole più efficaci da utilizzare e aver fatto una scorpacciata di consigli utili da mettere in pratica, è il momento di parlare della SEO.

Sì, perché non possiamo dimenticarcene. Non basta scrivere un titolo accattivante e creativo: è importante che ci sia anche la parola chiave dell’articolo, ma questo non è affatto un problema!

Ecco come impostare il titolo del tuo blog post inserendo anche la parola chiave:

Un'infografica per creare titoli ad effetto

E tu, metterai in pratica questi consigli o lo hai già fatto fino ad oggi?

Fammi sapere qual è la tua strategia per creare titoli ad effetto nei tuoi blog post!



Scritto da Clara Amico

Scritto da Clara Amico

SEO Copywriter & UX Writer. Cacciatrice di refusi e copywriter poliedrica. Ho iniziato a coltivare il mio amore per la scrittura collezionando penne dall’età di tre anni. Oggi, vivo di parole, UX e microtesti e la qwerty è diventata la mia penna più preziosa.

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  1. Perché i titoli di giornale non sono un buon esempio (neanche per i nostri blog) - Grazia Tomassetti - Content Manager - […] di articoli scritti molto esaustivi su questo argomento, a cui io non aggiungerei niente di nuovo. (Qui un articolo…

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