Anche nel mondo dell’editoria le cose non è che vadano proprio bene, eh. A risolvere il problema (forse) c’è OccuPAY.
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Dopo la bufera scoppiata per il caso dell’Ibsn – la casa editrice indipendente di Massimo Coppola che non pagherebbe né autori, né traduttori, né collaboratori – il mondo dell’editoria ha bisogno di un punto di riferimento concreto, anche sul web.
È nato per questo il blog di OccuPAY. Una rete fatta di autori, editori, traduttori, redattori e di chiunque altro faccia parte del settore dell’editoria.
“Vogliamo creare un canale di comunicazione e scambio di informazioni, per raccogliere e diffondere nuovi modelli di buona pratica editoriale. Vogliamo far fronte comune nei casi di abusi e malcostume perché in futuro il rispetto degli impegni contrattuali e dei diritti dei lavoratori della filiera sia la regola, e non l’eccezione”, si cita sul blog.
Il blog nasce per rendere trasparente lo scambio professionale tra editori e lavoratori dell’editoria. Nasce soprattutto per favorire l’informazione e per rendere fruibili i dati sulla privacy e sui diritti di ogni professionista del settore. Insomma, oggi più che mai, si sente il bisogno di sentirsi tutelati perché non esiste più rapporto lavorativo che stabilisca un do ut des chiaro e autorevole. L’unico modo per rendere trasparente l’informazione è sfruttare il potere della rete, condividere idee e segnalare ogni forma di abuso.
Per questo, nel blog, nella sezione contatti troverete ben tre email: una per comunicare suggerimenti o proporre una collaborazione, un’altra per raccontare e condividere la propria esperienza lavorativa nel mondo dell’editoria e un’altra ancora per proporre un tema legato all’editoria di cui si vorrebbe particolarmente scrivere.
OccuPAY è anche su Facebook per aggiornare costantemente lettori, editori e autori sui successi e gli insuccessi dell’editoria, ma soprattutto per restare uniti, almeno finché si può.
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