Cambiare. Crescere. Riscrivere. Ripartire. La vita di un brand è un po’ come un giro sulle montagne russe: si parte un po’ spaventati ma determinati, con poca esperienza ma con degli obiettivi chiari e, soprattutto, con tante aspettative.
La vita del brand è fatta quindi di alti e bassi. E il cambiamento è una condizione naturale, ma soprattutto necessaria. Per qualunque realtà professionale o aziendale, il mood di partenza non coincide mai con quello d’arrivo e, dopo tanto tempo, è importante rivedere le proprie linee guida, i propri valori e i propri obiettivi.
Rebranding. Il cambiamento nella vita del brand ha un nome che a molti fa paura. Il rebranding ha a che fare con il riposizionamento di un brand sul mercato, attraverso diverse operazioni di marketing e content marketing che ne ridefiniscono l’identità e che danno una svecchiata alla sua immagine. A partire dal logo.
GoDaddy è una di queste realtà e il suo cambiamento parte dal lancio di un nuovo logo e di una nuova campagna.
Il brand, e dunque anche la strategia di branding, non possono restare immutati nel tempo, perché cambiano i mercati, i consumatori, i concorrenti e gli stessi prodotti. Cambia il mondo.
GoDaddy: un logo tutto nuovo e dal grande core
Chi non conosce GoDaddy? Fondata nel 1997, oggi conta quasi 20 milioni di clienti attivi. Chiunque abbia avuto a che fare con la scelta del dominio e dell’hosting, alla ricerca di un proprio spazio sul web, ha fatto almeno una volta una capatina sul sito di GoDaddy.
Il suo vecchio logo, però, forse non è così conosciuto. Anche per i diversi restyling che nel tempo lo hanno trasformato e affinato, soprattutto nella scelta dei colori e del font del logotipo, oltre che nella semplificazione degli elementi.
Per chi non lo ricordasse (o non lo avesse mai visto), nel vecchio logo di GoDaddy figurava un audace Daddy dai capelli arancio, con gli occhiali da sole verdi e un sorriso da chi sa il fatto suo. Il nuovo logo è molto distante dal vecchio, quasi a voler urlare al mondo un cambio di rotta sostanziale.
Ma eccolo qui, nuovo di zecca. Con un logotipo semplice ma efficace, rappresentato da un Sans-Serif che punta alla semplicità e alla chiarezza, e con un pittogramma che si apre alla libera interpretazione, ma che a un’occhiata più attenta svela tutta l’essenza del marchio.
La forma è inequivocabile. E anche se il cuore ricorda un po’ il logo di Airbnb capovolto, c’è comunque molta ricercatezza. A prima vista, può sembrare che il cuore sia formato da una “G” e da una “D”, quasi a voler richiamare le iniziali del brand (Go + Daddy). In realtà, la seconda lettera non è una “D”, ma una “O”.
Ed ecco che le diverse interpretazioni del nuovo logo lasciano spazio a un’unica e semplice spiegazione: “Go” (ribattezzato the GO) non è altro che un imperativo rivolto alle aziende e agli imprenditori. Il significato sta proprio nella parola “Go”, una parola di incitamento e di stimolo a cambiare e ad osare.
Un nuovo content design per una nuova immagine
Sono più di 78 milioni i domini gestiti da GoDaddy e oltre 19 milioni i clienti attivi.ad oggi uno dei maggiori punti di riferimento per servizi di hosting e progettazione di siti web. Con questi numeri l’immagine sì che conta, soprattutto per chiarire meglio i propri valori e i propri obiettivi di business.
Cambiare il design di un logo, riprogettarlo per dargli una nuova identità coerente con i propri core value e con i propri obiettivi, è già un gran lavoro, ma nell’attività di restyling di un brand ogni dettaglio è importante per esprimere al meglio un’identità forte, che sia coerente sotto ogni punto di vista, con ogni mezzo e su ogni canale.
Così, insieme al logo, GoDaddy ha ridisegnato anche la sua homepage, una home semplice, definita, quasi standard se vogliamo, ma chiaramente rivolta alle PMI e agli imprenditori.
GoDaddy fa il punto con la nuova campagna OOH: “Make Your Point”
OOH, acronimo di Out-Of-Home, è un mezzo pubblicitario molto potente che non ha mai smesso di catturare l’attenzione nonostante la prepotenza delle nuove tecnologie. Parliamo della pubblicità esterna e interna (outdoor advertising e indoor advertising), quella che riempie centri commerciali, strade, spazi urbani ad alto traffico e che veste anche i mezzi pubblici.
La prima campagna OOH di GoDaddy Inc. (NYSE: GDDY), dal nome deciso “Make Your Point“, ha un obiettivo chiaro: invitare tutti gli imprenditori ad avviare la propria attività online.
Make Your Point gioca proprio sulla metafora del “punto”, l’elemento centrale su cui ruota la nuova identità del brand e tutta la nuova strategia di marketing. tanti suoi significati: un punto di partenza, un punto di svolta o un punto di arrivo.
I punti salienti della campagna
“L’appuntamento è a partire dal 3 febbraio, quando la campagna andrà on air a Roma e a Milano con il primo di tre flight di affissioni OOH, adattate in diversi formati e mezzi che copriranno le città di Roma e Milano nei loro maggiori punti di snodo e di passaggio. Metropolitane, strade e grandi stazioni ferroviarie porteranno il nuovo messaggio distintivo del brand, espresso dal concept creativo sviluppato da Alkemy.”
L’intera campagna gioca sulla metafora del punto, come elemento centrale della storia di ogni brand. Ogni azienda parte da un punto, ha un punto di svolta e poi mette un punto. La scelta del dominio e dell’hosting, come la realizzazione di un sito web, toccano proprio i diversi momenti della vita di un’azienda.
L’obiettivo della campagna è quello di invitare imprenditori e aziende a scegliere un punto (.dipartenza, .disvolta, .diarrivo) per far crescere il proprio business online. Perché il “punto” non rappresenta la fine di qualcosa, ma la chiave di volta per scrivere una nuova pagina della propria storia aziendale.
L’intera campagna evidenzia dunque il ruolo di GoDaddy nell’accompagnare i suoi clienti nel loro viaggio imprenditoriale fatto di molti “punti”, siano questi di partenza, di vista, di svolta o di arrivo.
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