Uno spiraglio di luce o l’ennesima scelta strategica di poco conto? Difficile, al momento, esprimere un giudizio ma una cosa è certa: qualcosa sta cambiando.
Si sarebbero incontrati proprio ieri una decina di editori di giornali statunitensi ed europei nella sede milanese di Facebook. Il giovane imprenditore californiano avrebbe riferito qualche notizia al riguardo e subito i giornali hanno iniziato a parlarne. E in effetti si tratta di una notizia bomba che da una bella scossa ad un più che poltrito settore editoriale. Si chiama Facebook Journalism Project ed entro il 2017 le news sui social saranno a pagamento.
Editori social, news a pagamento e lettori più informati
I lettori potrebbero storcere il naso, ma non abbiate fretta, un ritorno c’è anche per voi. L’intenzione è quella di testare due modelli di pagamento: il “paywall” e il “freemium”. Ma di che stiamo parlando?
Si tratta di due modelli editoriali ben precisi e già conosciuti dai giornali online. Il primo, quello del “paywall”, fa riferimento alla fruizione di notizie gratuite entro un certo limite di articoli, superato il quale il lettore deve pagare per poter continuare a leggere il giornale. Il secondo modello, quello del “freemium”, rappresenterà un’alternativa interessante per editori e lettori: infatti alcune notizie saranno gratuite, mentre altre a pagamento.
“Le persone vogliono informazione di qualità e credibile sulla nostra piattaforma”.
Alex Hardiman ha lavorato per anni con il New York Times e oggi è direttore del News Product di Facebook. Lei – sì, è una “lei” – crede che la cosa più importante sia puntare sulla qualità e sulla credibilità di Facebook. E, in effetti, tirando le somme, pare che Facebook sia diventato da un po’ di tempo un vero e proprio canale incontrollato di fake news e cattiva informazione.
Gli editori ci guadagnano e i lettori? Pure.
Il mondo dell’editoria, da quando i social hanno preso piede, è in seria crisi. Lo vediamo dal comportamento degli utenti e dei lettori. Secondo le statistiche ormai ci si informa attraverso la rete e, soprattutto, attraverso i social: pensavate che i lettori acquistassero ancora il giornale cartaceo? Sono rimasti in pochi. Chiunque può scrivere, tutti possono leggere. L’informazione abbatte ogni barriera e questa è una bella notizia, ma anche una questione da prendere con le pinze. Esiste ancora l’informazione di qualità? Probabilmente, se esiste, è nascosta molto bene tra notizie poco attendibili e bufale gigantesche.
Facebook Journalism Project potrebbe cambiare tutto questo. Gli editori hanno la possibilità di proporre contenuti di qualità attraverso una delle piattaforme più utilizzate al mondo, guadagnando il 100% dei ricavi ottenuti. I lettori hanno la possibilità di leggere notizie di qualità, attendibili, vere, ricche di contenuti e l’unico modo per farlo e pagare. Facebook, d’altra parte, riconquista la credibilità che sta lentamente perdendo.
Insomma, è una svolta anche per i giornalisti e i redattori che da una testata giornalistica o da un progetto editoriale possono finalmente iniziare a pensare di guadagnare quanto meritano.
E voi, che ne pensate?
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