Blog e social network, a volte, non bastano per far crescere il proprio brand. Per chi comunica attraverso la rete e vuole farne un lavoro, è fondamentale conoscere tutti gli strumenti a disposizione.
Quando si parla di lead generation, email marketing, DEM e newsletter, spesso, si tende a fare un po’ di confusione. Facciamo, una volta per tutte, un po’ di chiarezza.
Immaginate per un attimo tutte quelle odiose email che vi arrivano nello “spam”. Messaggi che non vogliono comunicare, ma vendere: cattiva informazione, pubblicità aggressiva e promozioni inutili per chi le riceve. Queste email non verranno mai aperte dall’utente e non seguono una strategia di marketing pulita e ben studiata. La lead generation, d’altro canto, rappresenta quell’insieme di azioni di marketing finalizzate proprio a coinvolgere l’utente finale, fidelizzandolo non spaventandolo.
Lead generation?
Spesso – ed erroneamente – la lead generation viene associata a tutte quelle attività di marketing aggressive e volte alla semplice vendita. In realtà si tratta di un insieme di azioni e strumenti di marketing basato principalmente sull’informazione e sulla fidelizzazione.
Intanto chiariamo il significato del termine “lead”. Un lead è un semplice utente che, attirato da un determinato prodotto/messaggio, decide di entrare in contatto con l’azienda compiendo un’azione specifica (ad esempio cliccare sul pulsante) e fornendo i propri dati attraverso la compilazione di un form di contatto. Questo cliente potenziale, ormai registrato, può subire un ulteriore processo di conversione, diventando un cliente a tutti gli effetti. Un utente che risponde ad un’azione specifica da parte di un’azienda – come l’acquisto di un prodotto o la ricezione della newsletter -, quindi, diventa automaticamente un lead.
Lo scopo della lead generation è, quindi, quello di acquisire nuovi clienti e generare una vera e propria lista di contatti fatta di utenti realmente interessati all’attività e ai servizi dell’azienda. La lead generation si serve di diverse azioni di marketing volte a fidelizzare il cliente: coinvolgerlo con informazioni utili, prodotti interessanti e, soprattutto, attraverso una comunicazione di qualità che non è mai – e per nessun motivo – invasiva. Tra le attività strategiche della lead generation ci sono le newsletter e la DEM, acronimo di direct email marketing.
Lead Generation: Newsletter e DEM
L’obiettivo della lead generation, quindi, è quello di trovare uno specifico target al quale dedicare tutte le proprie attenzioni. Insomma, utenti da coccolare e fidelizzare. Tra questi strumenti di marketing ci sono anche le newsletter e le direct email (DEM): due termini spesso confusi tra loro, ma in realtà molto diversi.
Le newsletter hanno un carattere puramente informativo e, soltanto a volte, promozionale. Vengono inviate periodicamente – solitamente una volta a settimana – e hanno lo scopo di inviare approfondimenti, aggiornamenti, comunicazioni importanti o articoli interessanti. Vi è, quindi, una vera e propria pianificazione editoriale e un’immagine ben definita del brand che lo identifica sia online che offline. Il contenuto di ogni newsletter può essere personalizzato in base agli interessi di ogni singolo utente, che la riceverà le email semplicemente perché desidera rimanere aggiornato e perché è interessato a seguire l’azienda e ciò che offre.
La DEM (direct email marketing), invece, è uno strumento di marketing volto alla promozione straordinaria di uno specifico prodotto, di un servizio o di un evento aziendale. Il suo scopo è quello di lanciare messaggi promozionali o comunicazioni incisive per spingere all’azione in modo immediato. A differenza della newsletter le direct email non vengono inviate periodicamente, ma soltanto quando l’azienda vuole lanciare o promuovere un prodotto/servizio. La DEM, d’altra parte, può essere l’occasione per acquisire informazioni su nuovi potenziali clienti: insomma, nuovi lead a cui inviare newsletter e servizi targettizzati.
Perché blogger, editori e copywriter dovrebbero usare le email?
Le email, sebbene siano sottovalutate, sono uno strumento importantissimo. Servono ad entrare in contatto con i propri clienti, che siano lettori o fruitori di beni e servizi: i blog e i social network, infatti, ci riescono solo in parte.
L’utente che decide di seguirci, sottoscrivendo un servizio di newsletter ad esempio, è un utente che vuole entrare in contatto con il nostro blog, che vuole rimanere aggiornato e che desidera usufruire dei nostri servizi.
L’email non passa mai inosservata, certo, a meno che non finisca tra gli spam. Arriva dritta sulla casella di posta del nostro utente e sappiamo per certo che la aprirà, perché è indirizzata a lui e contiene informazioni che lo riguardano. Perché i blogger, gli influencer, i copywriter o gli editori dovrebbero usarla?
Semplicemente perché è un grande strumento di conversione. Le newsletter possono essere viste come piccoli regali: inviare informazioni, video, chicche e curiosità, tool, infografiche farà sentire ogni vostro utente coccolato e più invogliato a seguirvi. E in futuro, quando promuoverete il vostro ebook o il vostro video-corso con una DEM, quell’utente aprirà l’email e probabilmente acquisterà il prodotto. È un rapporto basato sulla fiducia che va coltivato costantemente e attraverso una comunicazione di qualità.
Imparare a comunicare e a interagire con i propri utenti, quindi, è importantissimo. Ricordate di non essere mai invadenti: la comunicazione migliore è fatta di poche parole, semplici, chiare, ma soprattutto potenti.
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