L’occhio vuole la sua parte, anche quando si tratta di noiosissimi dati. Visualizzare i dati con una grafica che sia pratica, utile e, al tempo stesso, bella da vedere è possibile?
Sì, si chiama data visualization e c’è un tool che suggerisce oltre 150 layout grafici per pubblicare i dati sotto forma di infografiche.
“Applichiamo le nostre competenze uniche di creatività, intuizione e esperienza in ogni progetto… Raccontiamo i tuoi dati e le nostre informazioni: dalla ricerca e dalla strategia dei contenuti alla produzione”.
Insomma, centinaia e a volte migliaia di dati affollano le bacheche fisiche e virtuali di aziende, marketer e centri di statistica. E mai come ora si può sentire l’esigenza di rendere tutti questi dati sempre più user-friendly e digitalizzati. Esistono già tool per la creazione grafica e semplificata dei dati, ma spesso non rappresentano la soluzione ideale per chi ha la necessità di presentarli in forma ufficiale.
Ecco, c’è un tool che ti suggerisce oltre 150 layout per la tua data visualization: si chiama Ferdio.
Ferdio: il tool che trasforma dati e informazioni in grafiche accattivanti
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Cosa, più dei dati statistici, ha bisogno di bel un trattamento di bellezza? Nulla probabilmente. Ci ha pensato un’agenzia danese esperta nella creazione di infografiche, Ferdio, a dar vita ad un tool che fosse adatto a questo scopo. L’agenzia Ferdio di Copenhagen e, in particolar modo, i suoi fondatori Birger Morgenstjerne e Jeppe Morgenstjerne, hanno creato un vero e proprio catalogo per i dati. L’ispirazione è venuta da tutti quei dati affissi sulla bacheca dell’ufficio, consultati ogni giorno dai dipendenti dell’azienda: una vera a propria risorsa per la crescita, la stabilità e la coesione dell’azienda. E l’idea non ha faticato a venir fuori: bisognava rendere accessibile e consultabile questo potente strumento.
Il bello di Ferdio è che ci sono oltre 150 layout, anche animati, perfetti per raccontare la propria azienda e rendere ogni data visualization davvero creativa.
Così è nato Ferdio, un tool che rende“ciò che è complesso semplice, ciò che è invisibile visibile, ciò che è noioso accattivante” e, soprattutto “ciò che è incomprensibile chiaro”, come sottolinea la compagnia.
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