Post Facebook efficaci e a prova di utenti sfuggenti

Scrivere post Facebook efficaci

Aziende, freelance, scrittori, artigiani: (quasi) tutti utilizzano i social network per comunicare con i propri clienti o con i propri lettori.

Non basta, però, aprire una pagina su Facebook o su Pinterest e condividere di tanto in tanto un link o una foto. 

Be’, oggi ci concentreremo sul canale più utilizzato, soprattutto da aziende e professionisti, per incrementare le visite degli utenti e dei potenziali clienti.

Vediamo, allora, come scrivere post Facebook davvero efficaci.

Com’è possibile che soltanto in pochi riescono nell’impresa di rendere il social network, soprattutto Facebook, quello che dovrebbe essere davvero: un mezzo di comunicazione potente ed efficace?

Su Facebook ci sono due tipi di post: quelli che acchiappano e quelli che passano inosservati. In effetti, ce n’è anche un altro: quello che provoca un fastidio tale da portare anche l’utente più tollerante a scrivere commenti minatori contro l’azienda o contro il copywriter assunto dall’azienda.

Ecco, se tieni alla tua carriera gli ultimi due tipi sono da evitare.

Ma quanto è difficile, oggi, riuscire a pubblicare, e costantemente, post Facebook accattivanti e originali, in grado di suscitare reazioni positive e far sorridere anche l’utente più disattento, portandolo a cliccare sulla foto o sul link che hai appena pubblicato?

No, non è affatto facile, ma qualche consiglio per fare in modo che tutto ciò accada ve lo diamo volentieri.

Post Social network efficaci

Post Facebook: il giusto tono di voce

C’è un aspetto di tutto quanto diciamo o scriviamo, e di tutto quanto ascoltiamo o leggiamo, che ne influenza in maniera sostanziale l’efficacia, la credibilità, la forza, la memorabilità, e persino l’interpretazione. È ciò che viene definito “tono di voce”.

Così Annamaria Testa parla del tono di voce e lo mette al centro di qualsiasi progetto di comunicazione. In questo caso, ne parleremo in relazione alla scrittura dei post Facebook.

Il tono di voce ha a che fare con le emozioni, quelle che i nostri post o i nostri articoli dovrebbero suscitare. Se hai deciso di aprire una pagina su Facebook o su qualsiasi altro social network, significa che conosci già il tuo pubblico, e conoscere i propri lettori (o i propri clienti) è fondamentale per sapere cosa comunicare e come comunicarlo.

Il tono di voce definisce un modo di essere, uno status, e definisce anche che tipo di agenzia o che professionisti siamo, le sensazioni che desideriamo trasmettere, il pubblico vogliamo che conquistare.

Tono formale, tono colloquiale, tono sarcastico, tono carismatico, tono sensuale. Di toni di voce da poter adottare ce ne sono tanti, bisogna semplicemente capire quale scegliere per il proprio tipo di comunicazione e quale potrebbe davvero funzionare.  

Tono di voce

Post Facebook: il succo del discorso va svelato, e subito

Se c’è una cosa che l’utente proprio non sopporta, quella è l’ambiguità. Un post Facebook, o scritto su qualsiasi altro social network, che omette o nasconde il messaggio contenuto in un articolo, che dice tutto e non dice nulla, è un post che non catturerà mai alcun clic.

Essere chiari e svelare al lettore ciò che troverà all’interno dell’articolo è fondamentale per catturare la sua attenzione e per portarlo dove vogliamo che vada.

Ma attenzione, questo non significa copiare e incollare intere parti di testo o rivelare per filo e per segno tutto ciò che c’è scritto all’interno dell’articolo.

L’utente che clicca desidera approfondire l’argomento che è stato presentato – in modo generale – nel post. Il segreto è riuscire comunicare al lettore quali vantaggi trarrà leggendo l’articolo e perché dovrebbe leggerlo. Stimolare la sua curiosità insomma. Ma attenzione eh, che le promesse vanno mantenute. 

Post Facebook: sintesi, leggibilità e chiarezza espositiva

Spesso, il testo che precede l’immagine e il titolo dell’articolo viene ignorato volentieri da chi smanetta sui social network e scorre la bacheca aspettando che la mamma lo chiami per la cena. L’utente medio va veloce, non tanto perché ha fretta ma perché non ama sprecare il suo tempo con qualcosa che non gli interessa davvero.

Una cosa, però, è certa: a catturarlo sono soprattutto immagine e titolo, ed è su quelli che si concentra maggiormente.

Allora a cosa serve scrivere un testo sopra i post? Il testo, nonostante tutto e tutti, è uno strumento potentissimo e comporta tanti vantaggi: agevola la lettura, rende più chiaro il messaggio, svela qualcosa in più rispetto agli altri elementi del post, conferisce maggiore credibilità all’articolo e, per questo motivo, è fondamentale che sia chiaro, veritiero, comprensibile e soprattutto sintetico.

Se superi le sette righe poi, non dimenticarti di dividere il testo in piccoli paragrafi, proprio come faresti con un articolo. I blocchi di testo fanno scappare chiunque a gambe levate.



Post Facebook: parole chiave, hashtag, emoji

In effetti, ne vediamo sempre di più sui post Facebook. Da una parte ci sono le parole chiave, che abbiamo imparato a utilizzare praticamente ovunque per parlare di un determinato argomento e per indicizzare meglio gli articoli, dall’altra hashtag e emoji che rappresentano scelte opinabili e discutibili, ma che trasformano quasi sempre i testi in qualcosa di originale e creativo.

Se le parole chiave non devono mai mancare negli articoli, non dovrebbero essere dimenticate neppure nei testi dei post. Come abbiamo detto prima, bisogna svelare il succo del discorso e sarebbe impossibile farlo senza ricorrere alla parola chiave dell’articolo.

Gli hashtag non fanno altro che mettere in risalto le parole chiave e rendere il post fruibile da chiunque digiti all’interno del social network quella specifica parola chiave. Funzionano, in altre parole, da aggregatori di argomenti, un po’ come i tag all’interno dei siti web.

Gli emoji, sempre più apprezzati anche dalle aziende e non solo dai ragazzini brufolosi, servono a rendere i post un po’ più allegri e divertenti, a trasformare i testi più pesanti in contenuti leggeri e di facile lettura.

Ma meglio non esagerare né con gli uni né con gli altri: si rischierebbe di ottenere l’effetto contrario. 

Post Facebook: immagine giusta e coerenza stilistica

L’immagine è importante tanto quanto il testo, e forse ancor di più. Perché? Semplicemente perché è la prima cosa che si nota, soprattutto quando si lavora e comunica all’interno dei social network. Per questo motivo bisogna prestare un’attenzione particolare alla scelta dell’immagine e non inserirne una a caso.

Colorata, nitida, di alta qualità, con poco testo o nulla, originale, ironica e perfettamente connessa al titolo e alla tematica dell’articolo. Un’immagine dovrebbe possedere tutte queste caratteristiche.

Dove trovarle? Esistono tanti siti web che offrono immagini gratuite ad alta risoluzione. Tra questi Unsplash, Pixabay e Pexels. Basta fare una piccola ricerca, utilizzando preferibilmente parole chiave inglesi, ed è possibile trovare tantissime immagini gratuite da utilizzare per i propri post.

Se non riesci a trovare un’immagine adatta, puoi usare un po’ di creatività e crearne una con Canva selezionando la voce “Facebook Post”.

Ma altrettanto importante, in un post Facebook, è la coerenza stilistica. Essere stilisticamente coerenti significa adottare un’immagine ben definita e personale con la quale presentarsi al proprio pubblico. Essere riconoscibili insomma, avere una personalità chiara e precisa. Questo serve ad accrescere la propria credibilità e a risultare affidabili agli occhi dei propri clienti e dei propri lettori.

Post Facebook: call to action!

“Clicca qui”, “clicca lì”. No. La call to action non dovrebbe mai, mai e poi mai essere così banale. Poteva funzionare negli anni ‘90, anzi neppure allora.

E, soprattutto, non dovrebbe mai mancare in un articolo o in un post Facebook.

Le call to action, letteralmente chiamate all’azione, sono veri e propri inviti fatti al lettore e come tali vanno trattati. Nessuno scriverebbe su un invito di compleanno “Vieni qui” o “Vai lì”, non credi? È importante fare attenzione al messaggio e comunicarlo nel modo corretto.

Così, quello“Scarica qui” posizionato sotto l’immagine di un ebook scaricabile funziona di più se viene trasformato in “Scarica i nostri preziosi consigli” o “Fai il pieno di consigli utili”.

All’interno di un post invece, la call to action si presenta come un vero e proprio consiglio e contiene sempre il vantaggio offerto al lettore che decide di cliccare sul link. Non è altro che la risposta alla domanda dell’utente: “Cosa ottengo se seguo il tuo consiglio?”.

Ma cosa sarebbe tutto questo senza un vero e proprio progetto editoriale? Ecco un ultimo consiglio.

Fa’ un tuo progetto, scrivi un piccolo piano editoriale e sviluppa un calendario che ti permetta di pubblicare con costanza e in modo strategico i tuoi post. Studia il tuo pubblico, e bene, impara a conoscerlo, analizza il loro comportamento e definisci, gradualmente, il tuo progetto in modo da renderlo sempre più efficace.

Ricorda che gli utenti si aspettano da te continuità e se decidi di comunicare anche attraverso i social devi riuscire a garantirla, senza se e senza ma. Sì, è un secondo lavoro a tutti gli effetti, ma pubblicare pochi contenuti – e fatti tanto per essere fatti – equivarrebbe a perdere la loro fiducia.

Armati di buona pazienza e di tanta,tanta (ma tanta) creatività. Non ti resta che mettere in pratica questi piccoli consigli. Buon lavoro!



Scritto da Redazione

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