Alcuni lo vedono, altri no. Chi lo ha visto si è chiesto cosa diavolo fosse, chi non lo vede vorrebbe vederlo ma non può. Di che stiamo parlando? Del tasto “i” di Facebook per segnalare le fake news.
Bufale di qua, bufale di là. No, non stanno piovendo mozzarelle né tantomeno bovini, siamo semplicemente invasi dalle fake news.
Ormai è quasi impossibile non imbattersi in notizie false e poco attendibili. L’informazione passa facilmente attraverso la rete e chiunque, in pochi e semplici clic, è in grado di scrivere e condividere qualsiasi notizia con il resto del mondo.
“Un paio di settimane fa – scrive – ho esposto alcuni progetti su cui stiamo lavorando per costruire una comunità più informata e per combattere la disinformazione. Oggi voglio condividere parte del lavoro che abbiamo iniziato a fare“, dice Zuckerberg.
Le news su Facebook sembrano essere diventate le uniche fonti di informazioni per molti utenti che navigano in rete, almeno stando ai dati. Questo rende ancora più urgente la ricerca di una soluzione al problema.
Facebook, poi, è come se fosse diventato l’eden delle fake news, tanto che da qualche tempo, insieme a qualche altro social network, è stato accusato di aver perso credibilità e di far passare le informazioni fin troppo facilmente. Ma il social più potente di sempre non si lascia abbattere e prepara una contromossa a questa invasione incontrollata di notizie false. Come? Con un tasto.
Se sei stato scelto da Facebook vedrai una “i” sulla tua bacheca
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Non gasatevi prima del tempo. Soltanto pochi eletti potranno combattere il dilagante fenomeno delle fake news a colpi di clic. Così, Facebook ha deciso di avviare un vero e proprio test in cui le “cavie” – passatemi il termine infelice – hanno la possibilità di segnalare con un semplice clic la fake news che hanno proprio sotto gli occhi.
Si tratta di un pulsante con una “i” sopra, perfettamente collocato nella parte superiore di ogni articolo del NewsFeed di Facebook, proprio accanto al titolo.
In effetti l’esperimento condotto dal quartier generale di Menlo Park ha un obiettivo interessante. Dato il costante aumento di bufale e cattive informazioni soprattutto attraverso i social network, si tratta di un’opportunità da non prendere sottogamba.
Il pulsante permette di avere tutte le informazioni relative alla fonte dell’articolo, ovvero all’editore o al sito web che lo ha redatto. Ma possiede un’ulteriore funzione: quella di poter seguire la pagina ufficiale della fonte e controllare tutti gli altri articoli scritti e divulgati dallo stesso autore.
Il tasto fa sì che gli utenti leggano con più cognizione, che siano i veri protagonisti di un processo di scelta e che si chiedano davvero se ciò che stanno leggendo è attendibile o se, invece, si tratta di una bufala. Che succede alle notizie segnalate? “Se la notizia verrà riconosciuta come falsa, sarà etichettata come “disputet”, cioè contestata”, ma non solo, chi utilizza lo spam, soprattutto delle fake news “sarà penalizzato dal punto di vista finanziario”.
E tu, sei stato scelto come eroe anti-bufale?
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