Cos’è il corporate storytelling? Come si possono creare relazioni tra brand e utenti attraverso la narrazione e come si fa tutto questo anche su Facebook?
Abbiamo già visto quanto le storie siano importanti per le proprie strategie di branding, ma è possibile sfruttare questo potente mezzo narrativo anche attraverso i post su Facebook?
Be’, la risposta a tutte queste domande la troverai in questo articolo lungo lungo. Tira un sospiro… 1, 2, 3: via!
Social media e corporate storytelling: si può
Il web allarga gli orizzonti e le storie la fanno sempre da padrone. Ogni occasione, per brand e professionisti, è buona per interagire con i propri utenti: la comunicazione si fa personale, lo spazio diventa dialogico.
I siti web sono diventati vere e proprie scatole magiche di racconti, da riempire e custodire gelosamente per poi condividerle con i propri lettori più affezionati. Dentro ci sono risorse, consigli preziosi e storie emozionali.
In questo senso, il corporate storytelling diventa fondamentale per creare un legame con i propri clienti. Il brand si fa promotore di ideali, di modi d’essere, di stili di vita, attraverso l’empatia, mettendo a nudo la propria essenza e connettendosi sempre più intimamente con il suo lettore.
Lo storytelling del brand, oggi, va ben oltre il semplice blog e si estende anche ai social media: in questi spazi gli utenti possono – e diventano – parte integrante della storia, perché la storia li emoziona e li coinvolge in prima persona. La comunicazione si fa bidirezionale e diventa sempre più sincera, vera, confidenziale.

Corporate storytelling: quanto contano i simboli e l’identità del brand?
Il corporate storytelling è un’arma molto potente nelle mani delle aziende e diventa fondamentale per costruire e rafforzare la propria identità a fronte di una strategia comunicativa che duri nel tempo e che diventi sempre più solida.
Esattamente come te e come qualsiasi altra persona al mondo, anche la tua azienda e il tuo brand hanno una propria personalità, una propria indole e un proprio modo di esprimersi.
Tutto questo si riflette chiaramente nella comunicazione che decidi di adottare, nei valori che decidi di trasmettere, nei mezzi che decidi di utilizzare: insomma, nell’intero progetto di comunicazione che stai pian piano costruendo.
Avere un’identità ben definita significa anche trasmettere dei valori ben precisi e inserirsi in un universo comunicativo fatto di simboli ben precisi. Un po’ come la Mulino Bianco è diventata il simbolo della genuinità e del mangiare sano, mentre l’Ikea dell’essere creativi e del fare largo alle idee.
Definisci il tuo target per fare corporate storytelling
Segmenta, punta, colpisci. Che sia all’interno di un blog o attraverso una campagna pubblicitaria cartacea, la storia deve comunque essere ben mirata: rivolgersi, cioè, a un pubblico preciso e allinearsi perfettamente con il proprio target. Anche sui social media, questo è importante affinché la campagna di corporate storytelling sia efficace.
Se hai una pagina su Facebook da un po’ di tempo, avrai sicuramente avuto modo di monitorare i comportamenti dei tuoi utenti grazie ai dati Insight. Con un pubblico definito non sarà così difficile creare campagne ad hoc. Ecco, a proposito, dei consigli utili per creare una campagna su Facebook.
Con le campagne sponsorizzate potrai intercettare il tuo target, applicando diversi filtri per la targettizzazione e facendo arrivare le tue storie alle persone giuste.
Farlo ti permetterà di avere risultati concreti, di convertire semplici sconosciuti in fedeli compagni di viaggio, che siano fan, clienti o semplici fruitori dei tuoi servizi.
Crea una tua unique value proposition e diventa un eroe
Abbiamo già parlato di valori legati all’identità, ma i tuoi utenti si aspettano di più.
Nell’ambito del marketing e del corporate storytelling, la value proposition non fa altro che svelare ai tuoi consumatori e utenti ciò che offri rispetto alla tua concorrenza, il valore che nessun altro può offrirgli.
In altre parole, suggerisce all’utente il motivo per cui dovrebbe scegliere te, i tuoi prodotti o i tuoi servizi per risolvere i suoi problemi: insomma, perché tu e non qualcun altro?
Questa “proposta di valore” è e deve essere alla base della tua strategia comunicativa. In questo senso, il corporate storytelling dovrà mettere in rilievo proprio questo valore aggiunto, attraverso una procedura narrativa specifica, conosciuta con l’acronimo di SCR (situazione, complicazione, risoluzione).
Questo processo parte da una particolare situazione in corso d’opera per poi affrontarne le eventuali complicazioni e fornirne subito la risoluzione. Il brand, in questo caso, può vestire i panni di un “eroe” che fa il suo ingresso proprio nelle situazioni più difficili, per aiutare l’utente a risolvere i suoi problemi e per soddisfare ogni suo specifico bisogno.
Attraverso i social media è ancora più facile veicolare la propria value proposition. Si può fare raccontando il proprio lavoro quotidiano, mostrando il raggiungimento dei propri obiettivi e facendo sentire parte integrante di tutto questo processo l’utente finale.
Per creare storie che diventino virali dovrai creare un messaggio che sia la perfetta combinazione tra bisogno, desiderio del tuo pubblico e valori del tuo brand.

Corporate storytelling: sfrutta le leve della persuasione
Del potere della persuasione ne avevamo già parlato in questo articolo sul copywriting persuasivo, dove si spiega che per spingere le persone a compiere determinate azioni bisogna far leva proprio sulle emozioni.
Con emozioni, ovviamente, si intendono anche quelle negative come la paura o il disagio, che portano inevitabilmente a fare scelte dettate dalla necessità. In questo senso, quando ti rivolgerai ai tuoi utenti ti sarà molto utile sfruttare “il tempo”.
Forse non lo sai, ma le persone tendono a essere più propense a rispondere positivamente quando i messaggi fanno leva su necessità impellenti.
Non a caso, a Natale hanno un enorme successo le campagne promozionali che spingono sulla necessità di acquistare i regali nel più breve tempo possibile. “Mancano pochi giorni al Natale”, “Affrettati, è già Natale!”, “Hai già acquistato i tuoi regali di Natale?”, per fare degli esempi.
Corporate storytelling su Facebook: consigli pratici
Ti ho parlato dell’importanza dei social media, di avere ben a fuoco il tuo pubblico, del trasmettere i valori del tuo brand e di far leva sulle emozioni (soprattutto sui bisogni impellenti). Ora vediamo come poter mettere in pratica questi consigli attraverso il corporate storytelling.
Testo, visual e tono di voce: trova l’equilibrio
Avrai già adottato un tuo tono di voce per parlare ai tuoi utenti fino ad oggi: non cambiarlo. Quando fai una campagna, però, cerca di premere di più sull’urgenza e concentrati maggiormente sul bisogno dei tuoi interlocutori.
Non promettere mai cose che non puoi mantenere. I tuoi messaggi devono sempre sottintendere trasparenza e affidabilità, ma non avere mai paura di trovare strategie concorrenziali tirando fuori le tue carte: piccole promozioni, spedizione gratuita, omaggi e così via.
Facebook ti permette di creare campagne efficaci e complete dal punto di vista comunicativo e di diffondere la tua storia in modo incisivo e vantaggioso per e te per i tuoi profitti. Come? Creando il perfetto equilibrio tra testo e visual. Sfrutta appieno questa opportunità.
È più efficace una scheda tecnica o una narrazione visiva accompagnata da un testo persuasivo? È più eloquente l’immagine di un prodotto in promozione con il prezzo in bella mostra o l’immagine di un prodotto che ne racconta i benefici e ne svela qualche chicca?
Un post su Facebook, ben fatto e che sfrutta appieno il potere dello storytelling può fare la differenza, soprattutto nei periodi in cui la gente è maggiormente predisposta a spendere.

Post brevi o post lunghi? Dipende da cosa c’è dentro
Lo so, ti hanno sempre detto di fare post brevi su Facebook, e a qualunque costo. Questo, però, va bene se devi spingere gli utenti a cliccare per fare un acquisto o leggere un articolo sul tuo sito. Parlando di corporate storytelling su Facebook, qualcosa cambia.
Secondo un recente studio di National Public Radio (NPR) condotto su più di 3.000 post su Facebook, i post più brevi (con meno di 120 caratteri) hanno percentuali di click-through più alte rispetto ai post più lunghi ( sopra i 280 caratteri).
Eppure, i post più lunghi hanno maggiori conversioni con “Altri clic” come quelli su “Altro”.
Il potere delle storie ha stravolto questo concetto: creare testi più lunghi e permettere agli utenti di continuare a leggere la storia senza aspettare che si apra un’altra finestra sul browser si è rivelata una soluzione molto più efficace.
È un po’ quello che si fa sulla pagina Facebook di Humans of New York: un piccolo estratto visibile, che rivela poco e stuzzica la curiosità insieme alla dicitura “Altro”, invogliano l’utente a scoprire il resto della storia, ma istantaneamente.
Nonostante possa sembrare che per gli utenti sia una seccatura leggere i lunghi post di Facebook, in realtà pare abbiano un tasso di conversione altissimo. Ovviamente, questo funziona maggiormente se si raccontano storie interessanti ed emozionali.
Quindi, ivece di riassumere tutto in pochi caratteri, racconta la storia per intero.

Corporate storytelling con le foto su Faceboook
Com’era? Una foto vale più mille parole? No, non era proprio così, ma vale la pena di ricordarlo con queste parole perché le foto possono raccontare tanto, tantissimo di te.
Un altro modo per fare corporate storytelling su Facebook è proprio quello di creare album fotografici da condividere con i tuoi seguaci.
Dagli eventi aziendali alla vita lavorativa in ufficio: ci sono sempre foto da condividere. Facebook, inoltre, pare inserisca interi album sul News Feed ogni volta che vengono aggiunte nuove foto e questo favorisce maggiormente la condivisione.
Non serve essere belli e in forma, conta essere naturali, sorridenti e mostrare agli utenti che dietro il brand ci sono persone vere, genuine. Questo funziona sempre.
Crea caroselli per le tue campagne
Può sembrare banale, ma i caroselli di Facebook utilizzati nelle campagne sponsorizzate rappresentano un buon modo per fare corporate storytelling e coinvolgere nuovi utenti. Si può raccontare qualsiasi storia attraverso immagini in sequenza, capaci di stimolare la curiosità e oncrementare le vendite sul proprio sito.
Serve molta creatività, ma grazie a questa piccola strategia si sfrutta l’identità del brand e si mostra cosa l’azienda è in grado di offrire ai supoi clienti.

Crea stories e video
Era una chicca di Instagram, ma Facebook continua a sorprendere. Non è più il solito News Feed: i video e le dirette live coinvolgono maggiormente il pubblico e regalano un diverso tipo di intrattenimento. Si crea un legame diretto con il pubblico, si stimola l’interazione, ci si mette più a nudo e si può raccontare meglio la propria storia.
Certo, devi avere un po’ più di tempo da dedicare ai tuoi contenuti, ma il successo è assicurato. Oggi Facebook consente di fare video lunghi, fino a 120 minuti: l’algoritmo del feed delle notizie, inoltre, sta iniziando a dare più spazio a chi condivide video lunghi e maggiormente coinvolgenti.
Bisogna essere autentici: questo è un aspetto chiave della narrazione.
Anche se non hai mai sperimentato con un contenuto video o con una diretta, non significa che non sia nelle tue corde. Prova a creare video utili per i tuoi utenti, a dispensare consigli o a fare delle dirette mentre partecipi a un convegno con il tuo team: può essere un buon modo per iniziare a interagire con i tuoi clienti.
Crea annunci di Facebook in sequenza
Esiste un altro interessante metodo per condividere storie e convertire: la sequenza narrativa su Facebook.
Utilizzare le sequenze di annunci può essere utilissimo nella propria strategia di marketing e di corporate storytelling. Ad esempio, puoi introdurre il tuo brand nel primo annuncio, offrire un vantaggio nel secondo e inserire una call to action nell’ultima sequenza.
È una buona alternativa agli annunci realizzati con il carosello di Facebook.
Sei pronto a mettere in pratica tutti questi suggerimenti? A proposito, il Natale è alle porte: non c’è occasione migliore per sperimentare!
Conosci altri modi per fare corporate storytelling? Non essere tirchio, scrivilo nei commenti.
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