Errori giornalisti: il caso di “donne incinta”

I giornalisti e gli strafalcioni linguistici
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Ok giornalista, questo articolo è per te. Sei riuscito con fatica ad ottenere il tesserino da pubblicista e chi ti segue pende dalle tue labbra come se fossi un guru dell’informazione.

Sono felice per te. Ma prima che continui a toppare, è bene fare un po’ di chiarezza.

Oggi parliamo dello straordinario caso del singolare del termine“incinta” che, erroneamente,  viene accostato al sostantivo plurale “donne“. Per qualche assurdo motivo la questione genera dibattiti e dubbi da parte degli utenti ma, soprattutto, molti giornalisti utilizzano assiduamente l’aggettivo nella sua declinazione singolare senza accordarlo al sostantivo plurale.

Perché questo errore?

Alcuni ritengono, sbagliando, che “incinta” non sia un aggettivo quanto piuttosto un avverbio. Esiste, però, un’altra convinzione, un po’ più plausibile della prima, che riguarda l’etimologia del termine. L’aggettivoincinta” pare infatti provenga da un antico participio passato latino – “incingĕre”, letteralmente “recingere” – il cui significato potrebbe avere una doppia valenza legato all’azione di “indossare una cintura“. Le donne incinte, in passato, probabilmente erano solite indossare o non indossare una cintura nel periodo di gravidanza. Da incincta (“in” è una negazione) > non cincta e quindi “senza cintura”.

Non sempre, però, l’etimologia dei termini ci aiuta o è in grado di svelarci la correttezza grammaticale dei termini nell’uso corrente di una lingua. Infatti, in questo caso, non è da tenere in considerazione. Quindi l’aggettivoincinta” va regolarmente accordato sia nel genere che nel numero al sostantivo donne” e quindi è assolutamente corretto dire “donne incinte” e non “donne incinta“.



Scritto da Clara Amico

Scritto da Clara Amico

SEO Copywriter & UX Writer. Cacciatrice di refusi e copywriter poliedrica. Ho iniziato a coltivare il mio amore per la scrittura collezionando penne dall’età di tre anni. Oggi, vivo di parole, UX e microtesti e la qwerty è diventata la mia penna più preziosa.

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